
Pomigliano d’Arco: Turbolenze Politiche e Progetti Incompiuti Sotto la Lente - Ilvaporetto.com
Pomigliano d’Arco vive un momento di grande agitazione politica, segnato dall’arrivo di una commissione di accesso inviata dal Ministero dell’Interno. Il chiaroscuro di questa situazione è accentuato da un significativo stallo amministrativo che preoccupa molti cittadini e rappresentanti eletti. Salvatore Esposito, consigliere comunale della lista civica Oblò Forum di Idee, ha espresso le sue osservazioni critiche riguardo ai progetti rimasti fermi e le opportunità che sfuggono all’amministrazione.
La situazione attuale: la voce di Salvatore Esposito
Salvatore Esposito, nei suoi recenti interventi, ha evidenziato la necessità di un bilancio attento sulla situazione attuale di Pomigliano d’Arco. Con un passato di azione politica indipendente, l’esponente civico ha dichiarato la sua preoccupazione per un’amministrazione che sembra non riuscire a dare seguito a promesse e programmi. Feeling che è stato accentuato dalla presenza di lavori pubblici e iniziative che, per quanto già pianificati, continuano a rimanere sulla carta.
“Ascoltiamo davvero il grido di allerta della comunità?”, si chiede Esposito. Tra i progetti bloccati c’è l’importante arteria stradale che dovrebbe sorgere nei pressi dello stabilimento della Leonardo, un’infrastruttura che prometteva di alleviare il carico del traffico in Via Roma. Anche l’Ospedale di comunità, già parte della programmazione amministrativa, giace in un limbo preoccupante. Questi non sono semplicemente dettagli di gestione, ma necessità vitali per una città in cerca di sviluppo e ordine urbano.
A queste lamentele si sommano le questioni relative alle politiche sociali. “Da ex assessore ho visto troppi programmi stagnanti,” ha sottolineato, citando il caso del Villaggio Sociale. Questo progetto, supportato da un investimento di 13 milioni di euro, si proponeva di creare servizi essenziali per gli anziani e potenzialità ricreative per la comunità, ma sembra essere rimasto relegato in un angolo, bloccatosi per motivi legati al suo iniziale ideatore, che non fa più parte del governo attuale.
La critica all’amministrazione del sindaco Lello Russo
Le strizzate di occhi all’amministrazione attuale non mancano. Esposito non lesina critiche anche al sindaco Lello Russo, della cui gestione sembra non compartecipare più. “Invece di dar seguito a questi progetti decisivi, si è concentrato su questioni personali, bloccando iniziative che avrebbero giovato alla città.”
L’approccio di Russo, secondo Esposito, ha portato Pomigliano d’Arco a una paralisi che frena non solo lo sviluppo infrastrutturale ma anche quello sociale. “Non c’è mai stato un segnale di responsabilità istituzionale”, lamenta Esposito, che si distanzia nettamente dalla maggioranza attuale. “Io sono rimasto fedele ai miei ideali e a quello che gli elettori si aspettano da me. Ci sono tre anni davanti che possono portare a un cambiamento, ma per ora, siamo di fronte a un’emergenza.”
L’evoluzione politica di Esposito: dalle fila grilline a Oblò
Il percorso politico di Salvatore Esposito è carico di esperienze e cambiamenti significativi. Liaison con il Movimento 5 Stelle, dove è stato riconosciuto come supporto fidato di Luigi Di Maio, ha segnato l’inizio del suo impegno pubblico. Dopo l’intensa avventura con i grillini, Esposito ha deciso di rompere i legami con un partito che, a suo avviso, ha intrapreso un cammino di semplificazione e centralizzazione, allontanandosi dallo spirito originale di apertura e pluralismo.
La sua scelta di aderire al movimento civico Oblò Forum di Idee è stata dettata dalla volontà di trovare un ambiente più in linea con le sue visioni. “Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo, ha dimostrato di saper gestire in modo pragmatico i progetti e le opportunità per la città,” ha condiviso Esposito, evidenziando come questa collaborazione possa portare a iniziative benefiche anche per Pomigliano.
Il richiamo al passato è una costante nei discorsi di Esposito, il quale aspira a riaccendere una fiamma di responsabilità e a dare nuovo impulso a Pomigliano d’Arco, un comune che merita attenzione e azioni concrete per risolvere le difficoltà attuali e assaporare prospettive migliori per il futuro.
L’importanza del coinvolgimento civico nel futuro della città
Il futuro di Pomigliano d’Arco sembrerebbe necessitare di una solida rete di coinvolgimento civico, in grado di mobilitare e sostenere le istanze della comunità. In questo contesto, la figura di Esposito emerge come un punto di riferimento per quanti desiderano proseguire nella lotta per il bene comune.
“Dobbiamo mettere da parte le ripicche personali e collaborare per il bene della nostra città,” è il messaggio che rilancia Esposito, incoraggiando un approccio più inclusivo e partecipativo tra le forze politiche locali. Solo attraverso un dialogo costruttivo e un rilancio dei progetti abbandonati Pomigliano potrà risollevarsi dalla situazione attuale. La riattivazione dell’interesse civico e un nuovo protagonismo nella vita amministrativa potranno restituire alla città lo slancio di cui ha bisogno.