
Sven-Göran Eriksson è morto: il leggendario allenatore svedese si spegne a 76 anni - Ilvaporetto.com
La recente perdita di Sven-Göran Eriksson, icona del calcio internazionale, ha segnato la fine di un’epoca per numerosi club e nazionali. Allenatore di spicco, Eriksson ha guidato squadre in Italia e all’estero, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del calcio. La sua scomparsa, avvenuta all’età di 76 anni, ha suscitato un’ondata di tributi da parte di ex squadre, calciatori e fan. Eriksson ha affrontato una lunga battaglia contro un tumore, giunto alla fase terminale, e nella mattinata di oggi è stato annunciato il suo decesso dalla BBC.
Gli ultimi mesi di Eriksson
La dura lotta contro la malattia
A gennaio, Sven-Göran Eriksson aveva rivelato di avere una prognosi di vita di massimo un anno. Nonostante questa realtà, ha continuato a vivere intensamente la sua passione per il calcio. I mesi successivi lo hanno visto ospite in numerosi stadi in giro per il mondo. Uno dei momenti più significativi è stata la sua celebrazione per la squadra del cuore, il Liverpool. Per la prima volta, ha avuto l’opportunità di essere il tecnico di una competizione amichevole tra le leggende del Liverpool e dell’Ajax, coronando un sogno a lungo inseguito. Durante l’evento, i fan si sono uniti per onorare la sua carriera e la sua dedizione al calcio.
L’addio alle squadre e ai fan
La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto tifosi e colleghi. Diverse società hanno reso omaggio a Eriksson attraverso comunicati ufficiali. Il Benfica ha espresso il proprio dolore, mentre la Lazio ha voluto ricordarlo con gratitudine per i successi raggiunti durante la sua gestione. Anche la nazionale inglese ha espresso i suoi sentimenti di perdita, citando il contributo significativo che Eriksson ha portato al calcio inglese dal 2001 al 2006. Gli attestati di stima e affetto provengono da ogni angolo del mondo calcistico, dimostrando l’impatto che l’allenatore ha avuto durante la sua carriera.
La carriera di Sven-Göran Eriksson
I primi anni e l’ascesa in Svezia
Sven-Göran Eriksson è nato nel 1948 e ha avviato la sua carriera di allenatore nei primi anni ’70, lavorando con squadre minori svedesi. Tuttavia, è stato con l’IFK Göteborg che ha ottenuto i primi traguardi significativi, conquistando il campionato svedese e la Coppa UEFA nel 1982. Questi successi hanno segnato la sua ascesa sulla scena calcistica internazionale e hanno aperto la strada alla sua carriera in Italia.
La grande avventura in Italia
Eriksson ha quindi intrapreso una carriera in Italia, dove ha allenato successivamente club storici come Roma, Fiorentina, Sampdoria e, soprattutto, la Lazio. La sua epoca alla Lazio è stata caratterizzata da grandissimi successi, tra cui la vittoria del campionato di Serie A nel 2000, due Coppe Italia e il prestigioso titolo di Supercoppa Europea. La Lazio ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera di Eriksson, solidificando la sua reputazione come uno dei migliori allenatori della sua generazione.
Esperienze internazionali e ultime avventure
Dopo i successi in Italia, Eriksson ha continuato a esplorare la sua carriera a livello internazionale. Ha allenato in diverse nazioni e club, tra cui Manchester City e Leicester City in Inghilterra, Benfica in Portogallo, e club in Emirati Arabi Uniti e Cina. Tuttavia, la sua esperienza più notevole rimane quella come primo allenatore straniero della nazionale inglese. Durante il suo periodo con i “Tre Leoni”, ha guidato la squadra in diversi tornei internazionali, tra cui le Coppe del Mondo 2002 e 2006 e Euro 2004. Nonostante esperienze contrastanti, Eriksson è sempre stato riconosciuto come un allenatore di grande rispetto e competenza.
Le esperienze con le nazionali
Allenatore dell’Inghilterra: il primo straniero
Il 2001 segna un’importante pietra miliare nella carriera di Sven-Göran Eriksson: diventa il primo allenatore non britannico a guidare la nazionale inglese. Sotto la sua guida, l’Inghilterra ha partecipato a tre tornei importanti. Gli europei del 2004 e i mondiali del 2002 e 2006 hanno rappresentato occasioni cruciali, con la squadra che ha raggiunto i quarti di finale in tutte e tre le edizioni. Il suo approccio strategico e la capacità di gestire un gruppo di giocatori di alto livello hanno contribuito a creare una squadra competitiva.
Altre avventure internazionali
Dopo la sua esperienza con l’Inghilterra, Eriksson ha proseguito la sua carriera allenando la nazionale messicana e la nazionale della Costa d’Avorio. Anche se non ha ottenuto i risultati sperati come in precedenza, ha sempre mantenuto una presenza rispettata nel panorama calcistico internazionale. Le sue competenze tattiche e la sua esperienza in vari contesti sono state riconosciute in tutto il mondo, e il suo contributo al calcio continuerà a essere ricordato e celebrato.