
Timori per il futuro occupazionale di Dema: preoccupazione per il nuovo piano industriale di Adler - Ilvaporetto.com
Il dibattito sulla sorte di Dema, una delle principali aziende nel settore aerospaziale in Campania, si intensifica alla luce delle preoccupazioni espresse dai sindacati in relazione a un presunto piano industriale presentato dal possibile nuovo acquirente, il Gruppo Adler. La Vicepresidente del Consiglio Regionale, Valeria Ciarambino, ha sollevato serie questioni riguardo alla tutela dei diritti dei lavoratori e dell’integrità del tessuto sociale del territorio, sottolineando le implicazioni devastanti di un eventuale ridimensionamento delle strutture produttive.
Il piano industriale in discussione
Il presunto piano industriale predisposto da Adler sembrerebbe delineare una trasformazione radicale rispetto agli accordi precedentemente raggiunti con le istituzioni e omologati dal Tribunale di Napoli. Secondo quanto emerso, il nuovo progetto comporterebbe la chiusura dei siti di Somma Vesuviana e Paolisi, generando allarmanti preoccupazioni per la stabilità lavorativa di oltre 200 dipendenti dell’azienda. Ciarambino ha definito questa proposta come “malsana e improponibile”, sollevando interrogativi sull’impatto che tali decisioni potrebbero avere non solo sui lavoratori, ma anche sul settore economico locale e sulle famiglie coinvolte.
Dema riveste un ruolo chiave come fornitore di Leonardo, leader nel comparto aerospaziale, e la situazione attuale è considerata insostenibile da molti, a partire dai dipendenti stessi e dalle loro rappresentanze sindacali. La chiusura di impianti analoghi è percepita come un vero e proprio attacco alle professionalità e competenze acquisite nel corso degli anni, un elemento essenziale per il mantenimento della qualità produttiva dell’industria aerospaziale della regione.
La reazione delle istituzioni e delle parti interessate
Valeria Ciarambino ha esortato il governo e la regione a intervenire tempestivamente, chiedendo un incontro con il Gruppo Adler per ottenere chiarimenti sulle reali intenzioni riguardo all’operazione di acquisizione. Secondo Ciarambino, è fondamentale che le autorità, a tutti i livelli, si attivino prontamente per garantire ulteriori misure di protezione ai lavoratori, affinché non possano essere vittime di scelte aziendali che ignorano la dignità e il valore umano.
La Vicepresidente ha sottolineato la necessità che la regione mantenga alta l’attenzione sulla questione della desertificazione industriale, che affligge già gravemente il territorio. Le preoccupazioni manifestate non riguardano solo l’occupazione, ma toccano anche aspetti sociali più ampi, come l’uscita di competenze specifiche e la conseguente impoverimento dell’industria locale.
Ciarambino ha evidenziato come questa vertenza rappresenti un’importante opportunità per la Regione di mostrare il suo impegno nella difesa dei posti di lavoro e dello sviluppo economico, in un contesto in cui le risorse umane rivestono un valore cruciale. Il collasso di una realtà produttiva come Dema non sarebbe solo un colpo al lavoro, ma un duro colpo all’identità regionale.
L’importanza di una risposta collettiva
La situazione di Dema è emblematicamente rappresentativa di una crisi che potrebbe colpire molti altri settori industriali, con risvolti drammatici per l’occupazione. Ciarambino ha ribadito l’importanza di non permettere speculazioni sull’occupazione e sui diritti delle persone, richiamando anche all’unione dei lavoratori e delle istituzioni per affrontare con determinazione la sfida di mantenere in vita questa realtà produttiva.
La richiesta di un dialogo aperto e costruttivo tra aziende, governo e sindacati è stata chiaramente espressa, con l’auspicio che tale approccio possa portare alla costruzione di un progetto industriale più sostenibile e rispettoso delle risorse umane. Questo impegno collettivo è essenziale per garantire un futuro più sicuro per i lavoratori di Dema e per l’intero comparto industriale campano, in un momento critico nel quale il lavoro è sotto attacco e la dignità dei lavoratori deve essere assolutamente preservata.