
Il bolide di Anguissa: un fenomeno che supera la semplice emozione calcistica - Ilvaporetto.com
L’architettura e la geologia di Napoli sembrano intrecciarsi in un curioso balletto, a dir poco affascinante. Il recente gol di Frank Anguissa è andato ben oltre il campo di gioco, divenendo protagonista anche tra scienziati e sismologi. L’episodio è stato monitorato attraverso accelerometri installati in una struttura pubblica di Fuorigrotta, consentendo di rilevare i flussi e i fenomeni sismici legati al bradisismo della zona. Questo gol, pur essendo di portata sportiva, rappresenta un interessante esempio delle interazioni tra sport e scienze della terra.
La rilevazione degli accelerometri
La registrazione effettuata dagli accelerometri ha messo in evidenza un’accelerazione di 0,002 g, un valore considerato piuttosto basso dal punto di vista sismologico. Questi strumenti, installati per monitorare il movimento della terra in caso di eventi sismici, hanno però dimostrato come anche un’azione sportiva possa generare delle vibrazioni rilevabili. I sismologi e i geotecnici, esperti nei movimenti delle placche tettoniche, hanno notato che la dinamica generata dal gol di Anguissa è notevolmente differente rispetto a quella di un terremoto tradizionale, solitamente manifestata attraverso onde più intense e prolungate.
Misurare le onde sismiche causate da atti quotidiani, come un gol, potrebbe apparire come una curiosità, eppure tale rilevazione è significativa. Non solo per il valore ludico, ma anche per le opportunità di studio che queste registrazioni possono offrire, aprendo a nuovi percorsi di ricerca sull’interazione tra eventi naturali e attività umana. Infatti, anche se l’accelerazione generata è andata ben oltre le normali aspettative, alcune registrazioni sono risultate superiori a quelle di eventi sismici a bassa magnitudo, creando quindi un’interessante comparazione.
Il potere della passione calcistica
Ma il vero fascino risiede nell’aspetto emotivo che circonda questo fenomeno. Napoli è una città dove il calcio non rappresenta solamente un passatempo, ma è una vera e propria ragione di vita. L’esempio del gol di Koulibaly, che nel 2018 fece vibrare le case dei napoletani come un piccolo terremoto, illustra perfettamente come la passione calcistica possa generare onde d’urto, sia fisiche che emotive. Anche in quel caso, il rumore del trionfo fu registrato dagli strumenti dell’Osservatorio Vesuviano, creando un legame tra sport e scienza che si rafforza ogni volta che i napoletani si uniscono in un coro di gioia e celebrazione.
Ma perché un gol può avere questo effetto? La risposta risiede nelle intense emozioni che il calcio provoca nei tifosi. Una rete segnata dalla propria squadra del cuore genera una scarica di adrenalina e entusiasmo, capace di trasformarsi in un’onda sonora, ma anche in vibrazioni corporee che si propagano attraverso le strutture. È una manifestazione della potenza collettiva di un popolo unito, che vive attraverso le vittorie e le sconfitte del proprio team.
La geologia di Napoli: il bradisismo
Non si può parlare di questo interessante fenomeno senza considerare il contesto geologico di Napoli. La città, situata su un’area vulcanica attiva, è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, che comporta variazioni nel livello del suolo causate dal sollevamento o dall’abbassamento della linea di terra. Gli effetti del bradisismo sono monitorati costantemente, e eventi minori possono finire per essere amplificati da fattori esterni e umani, come nel caso di un’azione di matrice calcistica.
Il bradisismo non solo ha modellato il paesaggio e le infrastrutture della città, ma ha anche influenzato il modo in cui gli scienziati e i cittadini percepiscono i fenomeni naturali. La capacità di monitorare e catalogare questi movimenti consente non solo di comprendere meglio ciò che accade sotto i nostri piedi, ma può anche rivelarsi utile per prevedere e gestire eventi sismici più rilevanti.
Insomma, l’episodio legato al gol di Anguissa non è solo una mera curiosità calcistica. Rappresenta un interessante incrocio tra emozioni umane e fenomeni geologici, contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia del calcio e della scienza a Napoli, dove ogni rete può trasformarsi in un tremolio della terra.