
Totò nel film 'Gli onorevoli' (ANGELUS - Wikimedia Commons FOTO) - www.ilvaporetto.com
Un viaggio tra ricordi, emozioni e atmosfere uniche in una Napoli che custodisce l’anima di un mito immortale.
Totò è uno di quei personaggi che, quando dici il suo nome, anche chi non l’ha mai visto in film sa esattamente chi è. A Napoli, però, la sua figura è qualcosa di più di una leggenda del cinema: è parte della vita quotidiana. È nei racconti, nelle battute che ti scappano senza nemmeno pensarci, è nelle piazze, nei vicoli, nelle piazzette dove l’eco della sua risata sembra ancora risuonare. Totò, per Napoli, è sempre vivo, anche se ormai non c’è più. È un mito che non ha mai smesso di camminare tra le strade della sua città.
Eppure, quando ci pensi, Totò non ha passato tutta la sua vita a Napoli. Ha vissuto lì solo i primi vent’anni, prima di trasferirsi a Roma per lavorare, ma il legame con la sua città è rimasto intatto. Non è mai stato uno di quelli che si dimenticano da dove vengono. Ogni tanto tornava a Napoli, per un saluto, per una passeggiata, per stare con la gente che lo aveva visto crescere. La sua Napoli, quella dei quartieri popolari e delle tradizioni, l’ha portata sempre dentro, come una seconda pelle.
Se qualcuno ti dice che Totò è più che mai presente a Napoli, non sta parlando di una nostalgia sentimentale, ma di una realtà concreta. Totò è nei detti popolari, nelle espressioni di tutti i giorni. Quando vai a Napoli, non è difficile sentire qualcuno usare una delle sue frasi più celebri. Il suo spirito di paradosso e ironia continua a vivere nelle chiacchierate di tutti, e ogni battuta che riprende una sua frase ti fa sentire un po’ più vicino a lui, come se fosse lì a farti il suo solito sorriso ironico.
Oggi, il suo spirito si avverte forte nei quartieri che ha tanto amato, come il Rione Sanità. È strano pensare che quella zona, che all’epoca non era certo la più “turistica” di Napoli, sia diventata il cuore pulsante della memoria di Totò. Nonostante si sia trasferito altrove, lui tornava spesso in questo quartiere, che era il suo rifugio e che gli ha dato tanto, dal punto di vista umano e professionale. Era lì che, da giovane, osservava la vita e cominciava a carpire le maschere, i comportamenti e le storie che sarebbero poi diventate il suo repertorio.
Tra memoria e realtà: un percorso nei luoghi di Totò
Cominciare a seguire i passi di Totò a Napoli è quasi un pellegrinaggio, ma un pellegrinaggio che ti porta a scoprire una città che ti parla con la voce di un uomo che sapeva fare ridere e riflettere allo stesso tempo. Il primo posto da visitare è Largo Totò, nel cuore del Rione Sanità. Qui, tra il caos della città, c’è un monolite che rappresenta il Principe della Risata in tutta la sua iconica figura. È come se, guardandolo, ti venisse voglia di fermarti un attimo e pensare a tutto quello che Totò ha dato a Napoli.
Proseguendo, si arriva alla famosa Salita Cinesi. Non è solo una strada, è il set di alcune delle scene più memorabili dei suoi film. Pensa a L’oro di Napoli o Ieri, oggi, domani: la Salita Cinesi ha visto nascere alcune delle battute più celebri che oggi sono parte della cultura popolare. Ma la vera chicca, quella che ogni fan non può perdere, è la casa natale di Totò. Si trova in via Santa Maria Antesaecula, ma non aspettarti una casa come le altre: oggi non è visitabile, ed è in attesa di ristrutturazione.

Da un ricordo all’altro: luoghi e sapori di Napoli
A Napoli, ogni angolo racconta una storia, e ogni storia ha un sapore. Se hai camminato tra i luoghi di Totò, non puoi non fare una sosta a Santa Maria dei Vergini, la chiesa dove il Principe della Risata fu battezzato. È un angolo della città che ti riporta indietro nel tempo, dove puoi quasi percepire le vibrazioni della Napoli che Totò conosceva e che tanto amava. Non lontano da lì, si trova il Palazzo dello Spagnuolo, che ospiterà un giorno il Museo di Totò.
E poi, come ogni viaggio che si rispetti, c’è sempre il momento della “sosta gastronomica”. Se sei nel Rione Sanità, non puoi non fermarti a mangiare alla “Taverna di Totò”. È il posto giusto per respirare l’atmosfera che ha reso grande questo quartiere. Se invece hai voglia di dolce, la pasticceria “Poppella” è il posto giusto, con la sua “bombetta di Totò”, un dolce che si ispira al suo famoso cappello. Sono piccole tappe, ma quando ti fermi in questi luoghi, è come se ogni morso, ogni risata ti riportasse direttamente a quel Totò che, anche oggi, continua a fare ridere Napoli e il mondo intero.