A un anno dalla tragedia che ha colpito la vita di Giovanbattista Cutolo, noto come Giogiò, la madre Daniela Di Maggio torna a parlare del tragico evento che ha segnato la sua vita e quella della comunità. Giovanbattista, un giovane musicista di soli 24 anni, fu assassinato il 31 agosto dello scorso anno in Piazza Municipio, sollevando un acceso dibattito sulla violenza giovanile nella città. La commemorazione in sua memoria è programmata per domani, richiamando l’attenzione su un tema che continua a preoccupare la società.
Un episodio che ha scosso la comunità
L’omicidio
L’omicidio di Giovanbattista Cutolo ha scosso profondamente la comunità locale e sollevato interrogativi sul problema della violenza giovanile. La sua vita fu interrotta brutalmente da tre proiettili sparati da un 17enne, già condannato in primo grado a 20 anni di carcere. L’episodio, avvenuto in una zona centrale e frequentata della città, ha messo in evidenza un fenomeno allarmante: l’aumento della violenza tra i giovani al di fuori dell’ambito familiare, in luoghi a forte afflusso di persone.
Il caso di Giovanbattista ha suscitato una forte reazione da parte della comunità, con appelli a una maggiore vigilanza e interventi tempestivi per affrontare le problematiche legate alla gioventù in difficoltà. La madre, Daniela Di Maggio, ha espresso la sua profonda sofferenza di fronte a un evento così drammatico, sottolineando anche l’importanza di reagire in modo positivo, trasformando il dolore in qualcosa di costruttivo per la società.
Memoriale e iniziative coraggiose
La commemorazione
Per onorare la memoria di Giovanbattista, si svolgerà domani, alla presenza della madre e del padre, il regista Franco Cutolo, una manifestazione di commemorazione presso il luogo dell’omicidio. L’evento non vedrà solo la partecipazione di familiari e amici, ma anche di diverse associazioni e rappresentanti delle istituzioni, in un segno di unità e di rispetto nei confronti di un giovane che ha lasciato un segno profondo nella vita di molti.
La cerimonia si svolgerà esattamente un anno dopo la tragica scomparsa, con l’intento di ricordare non solo la persona di Giovanbattista, ma anche di sensibilizzare il pubblico riguardo ai temi della violenza giovanile e della giustizia sociale. Durante l’evento, sarà dedicato uno spazio per riflessioni, musica, arte e poesia che hanno avuto Giovanbattista come protagonista, manifestando come la sua vita possa continuare a influenzare positivamente gli altri.
Le parole di una madre
La lettera di commemorazione
In preparazione all’anniversario della morte di suo figlio, Daniela Di Maggio ha rilasciato una lettera intitolata “12 secondi“, che descrive il profondo dolore vissuto in quest’anno trascorso senza Giovanbattista. La lettera, pubblicata nei giorni scorsi, si apre con una domanda semplice ma toccante: “Caro Gio, amore di mamma come stai?” Qui, la madre esprime il suo dolore, ma anche la meraviglia per la bellezza generata attorno a lui, quale testimonianza della sua esistenza.
Nella sua missiva, Daniela menziona le molteplici iniziative dedicate al figlio, comprendenti aule, canzoni, borse di studio e altre forme di riconoscimento pubblico. Per sottolineare il valore del suo operato e l’eredità che ha lasciato, la madre ricorda la medaglia d’oro al valore civile conferitagli dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La lettera si conclude con una citazione della celebre canzone “La cura” di Franco Battiato, un segno di speranza e amore eterno.
Dopo un anno trascorso nel dolore, Daniela Di Maggio continua a combattere non solo per il ricordo del figlio, ma anche per la giustizia e il cambiamento, richiamando l’attenzione su leggi e riforme che possano evitare tragiche perdite come quella del suo Giovanbattista.
