L’isola di San Servolo a Venezia ospita una mostra dedicata a Marcello Mastroianni, in occasione del centenario della sua nascita. La rassegna, frutto di una collaborazione con la Mostra del cinema di Venezia, immortala il fascino e la magia di un attore che ha segnato la storia del cinema italiano e internazionale. Fino al 9 gennaio, sarà possibile rivivere momenti indimenticabili attraverso le immagini e i filmati che raccontano la vita e la carriera di questo grande artista.
L’allestimento della mostra a San Servolo
Un viaggio tra arte e memoria
La mostra dedicata a Marcello Mastroianni si sviluppa all’interno del Museo dell’isola di San Servolo, un luogo affascinante che si presta perfettamente a celebrare la grandezza dell’attore. Con oltre cento fotografie in grande formato, l’esibizione ripercorre i passi del grande Mastroianni dalla sua carriera nei primi anni del dopoguerra fino alle sue ultime apparizioni sul grande schermo. Le immagini, provenienti dall’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale, sono arricchite da testimonianze inedite e da estratti di una masterclass tenuta di fronte agli studenti del CSC – Scuola Nazionale di Cinema.
Tutte le opere esposte non si limitano a ritrarre Mastroianni come attore, ma tentano di offrirci un’immagine più complessa e sfaccettata dell’uomo. L’allestimento non solo rende omaggio alle sue performance cinematografiche, ma esplora anche il suo rapporto con registi del calibro di Federico Fellini e le sue riflessioni personali sul mestiere dell’attore.
Le parole di Giuseppe Tornatore e dei curatori
Un’emozione senza tempo
La mostra è stata inaugurata con la partecipazione di Giuseppe Tornatore, che, sotto la sua direzione artistica, ha commentato le foto esposte definendole “splendide” e menzionando in particolare quelle a colori di “Otto e mezzo”, evidenziando l’importanza di rendere accessibile la rassegna a un pubblico più ampio. Tornatore, insieme ai relatori presenti, ha sottolineato l’atmosfera di nostalgia e dolcezza che permea l’evento, qualità distintive della personalità artistica di Mastroianni.
Ad affiancarlo, Sergio Castellitto, presidente del CSC, ha raccontato il suo primo incontro con l’attore durante le riprese de “Il generale dell’armata morta”. Castellitto ha descritto l’esperienza come una “vera accademia”, sottolineando l’umanità di Mastroianni, capace di mostrare il panico naturale di fronte alla macchina da presa. Un panico che, secondo Castellitto, è fondamentale per dare autenticità alla recitazione e all’arte drammatica.
Laura Delli Colli, curatrice della mostra, ha messo in evidenza l’intento di “raccontare una persona oltre l’attore”, sottolineando il senso di pacatezza e simpatia che l’icona rappresenta per il pubblico italiano e internazionale. Il sottotitolo “Il dolce cinema” racchiude perfettamente l’essenza del percorso espositivo.
Un portato culturale unico
Riflessioni su un’icona senza tempo
La mostra non si limita a presentare solo un attore, ma narra la storia di un uomo che, nel mondo del cinema, ha rappresentato un esempio di eleganza e fascino irripetibili. Nonostante abbia sempre rifiutato l’etichetta di “latin lover”, Mastroianni si è affermato nel cuore del pubblico come un simbolo di stile e bellezza.
In un’epoca caratterizzata da difficoltà e incertezze, l’omaggio a Mastroianni rappresenta un momento di riflessione importante. Come descritto da Castellitto, l’attore incarna una figura pacificatrice, capace di trasmettere attraverso la sua arte un messaggio di dolcezza e speranza. L’esibizione diventa così un’opportunità per i visitatori di immergersi nel mondo di uno dei più grandi attori della storia del cinema, scoprendo non solo i suoi successi, ma anche i suoi pensieri e la sua passione per l’arte.
Fino al 9 gennaio, l’Isola di San Servolo si trasforma in un luogo di celebrazione della cultura e del cinema, invitando tutti a riscoprire il patrimonio di un grande maestro.
