
Camorra 2.0: Le mafie puntano sul settore turistico e sui canali cinesi - Ilvaporetto.com - Foto generata con AI
Il mondo della criminalità organizzata si evolve e trova nuove opportunità di guadagno, spesso camuffandosi dietro attività apparentemente legittime. Le mafie, in particolare la camorra, si concentrano su business come il turismo e affrontano le sfide del riciclaggio di denaro sporco con sofisticate strategie finanziarie. Questa trasformazione è stata messa in evidenza dal capo centro della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, Claudio De Salvo, in occasione della presentazione del nuovo calendario 2025, suggerendo un livello di allerta mai visto prima nel panorama criminale.
Un cambiamento di strategia: dall’uso della violenza a operazioni più sofisticate
Negli ultimi anni, la camorra ha drasticamente ridotto gli spargimenti di sangue, preferendo ora concentrarsi su operazioni di investimento. Questo cambiamento di approccio mira a garantire un basso profilo per evitare l’attenzione delle forze dell’ordine. La criminalità organizzata ha infatti giocherellato con la legalità di facciata, intrufolandosi in diversi settori economici con l’unico obiettivo di monetizzare i guadagni derivanti da traffici illeciti. Sotto l’attenta osservazione di investigatori e inquirenti, Napoli e la Campania rappresentano oggi il cuore di un sistema inespugnabile, dove i numeri del turismo si avvicinano a livelli record, con cifre a sei zeri che attirano l’attenzione delle mafie.
Secondo quanto riportato, ben 82 interdittive antimafia sono state emesse nel solo secondo semestre del 2023, con la maggior parte delle operazioni concentrate nelle province di Napoli e Caserta. Tra queste, il settore edile ha subito il 37% delle misure preventive, un campo tradizionale per gli investimenti mafiosi. Tuttavia, nuovi esperimenti imprenditoriali sono stati intrapresi nei comparti del turismo e delle attività ricettive, insieme alle agenzie di giochi, che hanno assorbito un ulteriore 30% delle interdittive. Queste azioni mettono in chiaro una reazione del governo, che sta intensificando i controlli per evitare che la criminalità si annidi in ambiti vitali per l’economia locale.
Le nuove opportunità: il settore turistico sotto attacco
Il settore turistico, in rapida crescita, sta attirando l’attenzione delle mafie come un terreno fertile per il riciclaggio. Durante la conferenza stampa per il calendario 2025 intitolato “Follow the Money“, De Salvo ha enfatizzato la vulnerabilità di questo comparto strategico, al quale le organizzazioni mafiose si stanno avvicinando con crescente interesse. Le figure emblematiche di Giovanni Falcone e Giorgio Ambrosoli, presenti nel calendario, sono state richiamate come simboli della lotta contro l’illegalità, mentre la loro eredità continua a essere cruciale nel contrastare i nuovi modus operandi.
Nonostante le misure di sicurezza, il settore turistico offre opportunità alle mafie per infiltrarsi, mascherando i guadagni attraverso operazioni apparentemente legittime. Ben 39 provvedimenti ostativi emessi dalla Prefettura hanno colpito diverse imprese attive a Napoli nel secondo semestre del 2023, dimostrando come il business della ristorazione e della somministrazione di bevande non siano esenti dalla corruzione. Ditte riconducibili alle famiglie Masiello e Saltalamacchia, attive nei Quartieri Spagnoli, sono solo alcuni esempi di come la criminalità abbia messo in atto misure per rimanere al passo con i tempi.
Le nuove alleanze e il ruolo dei canali cinesi
Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dal recente incontro è l’orientamento delle mafie verso canali cinesi per dirottare le ingenti risorse finanziarie derivanti da attività illecite. De Salvo ha fatto notare la necessità di sviluppare alleanze transnazionali per contrastare questa tendenza. Mentre le mafie tradizionali continuano a sfruttare i canali tradizionali, la manipolazione del sistema finanziario sta evolvendo per includere strumenti più moderni e meno tracciabili.
Il capitolo sul Pnrr rappresenta un elemento cruciale in questo contesto. Se utilizzato correttamente, può fungere da volano per lo sviluppo. Tuttavia, l’accesso delle mafie a questa risorsa rischia di compromettere gli sforzi statali. Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia, ha avvertito del crescente abbandono delle banche tradizionali a favore di sistemi come l’underground banking e le criptovalute. Questi sistemi, per la loro natura poco trasparente, offrono un terreno fertile per il riciclaggio di denaro e rappresentano una sfida significativa per le forze dell’ordine.
Le indagini continuano a svelare la complessità del fenomeno mafioso, che ha adottato modalità sempre più sofisticate per operare nel business legittimo. La vigilanza delle autorità sul territorio, insieme all’intensificazione dei controlli, rimane fondamentale per frenare l’espansione della criminalità organizzata.