
Il Lavoro Domestico in Italia: Dati e Tendenze - IlVaporetto.com
Lavoratori domestici in calo: un fenomeno in crescita
Negli ultimi anni, l’invecchiamento della popolazione ha generato un aumento della domanda di lavoro domestico in Italia, tuttavia ad beneficiarne è principalmente il lavoro sommerso. Nel corso del 2023, l’Inps ha registrato un sensibile calo dei lavoratori domestici contribuenti, che si sono attestati a 833.874, con una diminuzione del 7,6% rispetto al 2022. È interessante notare che già nell’anno precedente si era verificato un calo del 7,3%. Questa tendenza sembra contrapporsi ai dati del biennio 2020-2021, durante il quale la regolarizzazione dei lavoratori domestici era stata favorita dalla situazione pandemica, con un’enorme spinta anche grazie al decreto Rilancio che aveva incentivato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari.
L’Andamento del Lavoro Domestico per Genere
Una chiara disparità di genere caratterizza il settore del lavoro domestico in Italia, come emerge da un recente report di Nuova collaborazione. A partire dal 2022, si è osservato un calo del lavoro domestico regolare che coinvolge sia i lavoratori maschi che quelli femmine, seppur con una marcata predominanza del genere femminile che rappresenta ben l’88,6% del totale dei lavoratori. In particolare, per quanto riguarda le colf, si è registrato un calo del 10,5%, mentre per le badanti la diminuzione è stata del 4,4%.
Situazione attuale: Badanti e Colf
Nel corso del 2023, si è assistito a un decremento significativo nel numero di badanti, con una diminuzione del 4,4% rispetto all’anno precedente. Questa riduzione riguarda quasi tutte le aree di provenienza, registrando il calo più accentuato tra i lavoratori provenienti dall’America del Nord, pari al 21,1%. Il settore delle colf non è stato da meno, mostrando una flessione del 10,5%, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori provenienti dall’Africa del Nord e dall’Asia Orientale . Al contrario, i lavoratori provenienti dalle Filippine hanno registrato un decremento meno marcato, attestatosi al 4,5%.
Per quanto riguarda la tipologia di impiego, le colf rappresentano il 50,4% del totale dei lavoratori nel 2023, mentre le badanti costituiscono il 49,6%. Dieci anni fa, la quota delle colf era del 59,2% dei lavoratori. Si osserva che la figura della colf è predominante tra i lavoratori italiani e la maggior parte dei lavoratori stranieri, eccezion fatta per quelli provenienti dall’Europa dell’Est, dall’Asia Medio Orientale, dal Nord Africa e dall’America Centrale, dove la figura prevalente è quella della badante.