La presentazione dell’ultimo lavoro di Bordignon segna un interessante incrocio tra sport, cultura e narrativa visiva. Questo libro, concepito come un annuario, si distingue per l’approccio fresco e articolato con cui vengono raccontate esperienze legate all’hockey e ai luoghi in cui questo sport viene praticato. Con un forte accento su fotografie di alta qualità e narrazioni evocative, l’autore si propone di sensibilizzare un pubblico più ampio verso l’importanza dell’hockey, specialmente in vista delle imminenti Olimpiadi di Milano-Cortina.
Un viaggio attraverso l’Europa
Bordignon ha ideato questo progetto dopo aver raccolto nel corso dei suoi viaggi esperienze uniche e fotografie che catturano l’essenza dei luoghi visitati. “Una messe tale di informazioni che mi sarebbe parso quasi egoista tenere per me,” confessa l’autore, che ha voluto condividere il suo bagaglio culturale e sportivo con il pubblico. Il risultato è un libro voluminoso, visivamente accattivante, che funge da rivista, dotato di un sottotitolo che riassume perfettamente i temi centrali: “Rivista di Sport, Viaggi e Cultura.”
L’opera non si limita a riportare i risultati e le classifiche dell’hockey, ma offre un approfondimento sui luoghi e gli ambienti in cui questo sport ha preso piede. Bordignon punta a narrare la storia e l’evoluzione dell’hockey in Europa, desiderando creare un legame emotivo tra il lettore e gli spazi storici dedicati a questa disciplina. L’obiettivo è catalizzare l’interesse degli appassionati e degli spettatori, rendendo il libro un strumento di promozione per un futuro sportivo unico, in un periodo in cui l’attenzione è rivolta alle Olimpiadi di Milano-Cortina.
L’importanza della narrazione visiva
All’interno dell’annuario, Bordignon ha scelto di affiancare ai testi fotografie d’autore che amplificano l’esperienza di lettura. La copertina, realizzata dal celebre fotografo altoatesino Max Pattis, offre un’anteprima della cura artistica per il progetto. Inoltre, sono le immagini della fotografa giapponese Yuka Fukuma a dare voce ai luoghi evocati nel libro, rendendo il racconto più suggestivo e coinvolgente. L’inclusione di immagini è un elemento chiave: “L’hockey ha bisogno di essere raccontato e non solo di venire guardato,” spiega Bordignon. Attraverso il connubio tra sport e arte visiva, l’autore incoraggia il lettore a guardare oltre il semplice evento sportivo.
La scelta di dare un taglio narrativo a questo annuario si traduce in un invito a esplorare non solo l’hockey, ma anche gli elementi culturali che lo circondano. La presenza di foto e racconti serve a portare alla luce le storie personali, gli aneddoti e i retroscena che arricchiscono la narrativa dello sport. Non è una visione puramente statistica, ma un approccio che mira a umanizzare e rendere accessibile l’universo dell’hockey e delle sue radici.
L’editore e il design
Un ulteriore aspetto degno di nota è la scelta editoriale, affidata a Luigi Caricato, noto esperto nel settore dell’olio, che ha dato vita a una linea ben definita con il suo Olio Officina Magazine. Caricato ha saputo integrare la qualità dei contenuti con un’attenzione particolare alla grafica, aspetto da sempre fondamentale nei suoi progetti. Per questo annuario, la grafica è stata affidata a Francesca Bezzan, un’esperta del settore che ha saputo tradurre l’essenza del progetto in un design accattivante.
Il risultato finale non è solo un prodotto informativo, ma un oggetto che si presenta come un’opera di design, capace di attirare l’attenzione del lettore fin dalla prima occhiata. La cura nella scelta dei materiali di stampa e l’attenzione ai dettagli visivi evidenziano l’impegno di Caricato e del suo team nel voler offrire un’esperienza di lettura ricca e coinvolgente.
Di fatto, l’annuario di Bordignon si pone come un riferimento per chi desidera immergersi nel mondo dell’hockey attraverso una lente innovativa, che combina sport, cultura e arte. Un’opera che si preannuncia imperdibile per gli appassionati e per chi ama scoprire le storie nascoste dietro gli eventi sportivi.