
Il ricordo dei fratellini Hasson: un tributo alla memoria al Teatro Diana di Napoli - Ilvaporetto.com
La commemorazione della Giornata della Memoria si avvia con un’iniziativa carica di significato storico e umano. Il 3 febbraio 2025, gli alunni delle quinte classi del 36° Circolo Didattico Luigi Vanvitelli di Napoli parteciperanno a una rappresentazione del «Diario di Anna Frank» presso il Teatro Diana. Questo evento, che unisce cultura e insegnamento della storia, si colloca all’interno di un percorso educativo volto a non dimenticare le atrocità del passato, in particolare quelle legate alla persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
La memoria storica della scuola Vanvitelli
Il 36° Circolo Didattico Luigi Vanvitelli non è solo un’istituzione scolastica, ma un simbolo di una storia dolorosa. Dopo l’emanazione delle leggi razziali nel 1938, questa scuola si trovò a dover affrontare le conseguenze della discriminazione sistematica. I registri scolastici dell’epoca, rielaborati per commemorare il passato, raccontano di una «classe della vergogna», una sezione dedicata ai bambini di “razza ebraica”. Questa classe speciale fu creata con il divieto di utilizzare libri di testo scritti da autori ebrei, evidenziando le profonde ingiustizie e l’assurdità di un sistema che separava i bambini in base alla loro origine.
Con l’istituzione di questa classe, il percorso scolastico degli allievi ebrei si trasformò in un evento segnato dalla segregazione. I bambini erano costretti a entrare e uscire dalla scuola da una porta secondaria per evitare contatti con i compagni italiani. Le loro pause, compreso quello per la merenda e le uscite per il bagno, erano pianificate con attenzione per mantenere la distanza da studenti non ebrei. Questo trattamento inumano ha lasciato cicatrici non solo nei ricordi di quei bambini, ma anche nella memoria collettiva della comunità.
I fratellini Hasson: una tragica storia di vita e morte
Tra le vite spezzate di quei giovani studenti figurano i nomi dei fratellini Hasson, il cui destino tragico è emerso dai documenti storici e dai registri dell’epoca. Deportati ad Auschwitz, la loro esistenza finì per diventare simbolo di una sofferenza incommensurabile. La scoperta di queste storie di vita ha colpito fortemente la comunità, rivelando non solo la brutalità delle leggi razziali, ma anche il potere della memoria collettiva.
Nei giorni della commemorazione, una targa è stata posizionata all’ingresso della scuola in onore dei fratellini. Questo gesto, realizzato dal Comune di Napoli, ha come obiettivo quello di mantenere vivo il ricordo e di trasformare il dolore passato in un monito per le generazioni future. L’importanza della commemorazione è evidente: educare i più giovani affinché comprendano il significato degli eventi storici e si impegnino a costruire una società più giusta e inclusiva.
Il «Diario di Anna Frank» non è solo un’opera letteraria, ma un potente resoconto delle esperienze di una giovane ragazza ebreo in tempo di guerra, capace di far riflettere su temi universali come la libertà, la speranza e la dignità umana. Pertanto, l’iniziativa al Teatro Diana si configura come un’opportunità per approfondire tali temi e per confrontarsi con le ferite del passato, promuovendo una cultura della memoria che possa prevenire futuri orrori.
Eventi come questo pongono in risalto la responsabilità educativa delle scuole e della società nel suo complesso, affinché storie come quella dei fratellini Hasson non vengano mai dimenticate.